La Legge di Briffault

 

 

 

Robert Briffault nacque a Nizza da padre francese e madre scozzese. Dopo la morte del padre si trasferì con la madre in Nuova Zelanda. Nel maggio del 1896 sposò Anna Clarke da cui ebbe tre figli. Si laureò in medicina e chirurgia nel 1905 presso l’Università di Dunedin. Dopo aver servito sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale, e successivamente alla morte della moglie, fece ritorno nel Regno Unito. Verso la fine degli anni ’20 del ‘900 si risposò con Herma Hoyt (1898-1981), autrice e traduttrice statunitense, la quale era di un solo anno più vecchia del figlio più giovane di Briffault.

 

 

LA LEGGE DI BRIFFAULT:

 

“LA FEMMINA, E NON IL MASCHIO, DETERMINA TUTTE LE CONDIZIONI DELLA FAMIGLIA ANIMALE. NEL CASO IN CUI LA FEMMINA NON POSSA TRARRE ALCUN BENEFICIO DALL’ASSOCIAZIONE COL MASCHIO, TALE ASSOCIAZIONE NON AVRÀ’ LUOGO”

Corollari alla legge:

 

a. i benefici procurati in passato (dal maschio) non sono garanzia che l’associazione possa continuare anche in futuro;

b. ogni accordo in cui il maschio procura un beneficio in cambio della promessa di una futura associazione è dichiarato nullo appena il beneficio viene procurato (vedere corollario 1).

c. la promessa di un futuro beneficio ha limitata influenza sull’associazione attuale e futura, con l’influenza inversamente proporzionale alla quantità di tempo necessario perché il beneficio venga procurato e direttamente proporzionale al grado di fiducia che la femmina ripone nel maschio.

 

 

Presentare la Legge di Briffault è qualcosa che sentivo in dovere di fare nei confronti del lettore del blog. Hai bisogno di vedere in faccia la realtà per quella che è. Dalla donna avrai esattamente quello che ti aspetti, se terrai sempre a mente questa legge e i suoi corollari. In poche parole, per lei sei e sarai sempre l’equivalente del bancomat!

 

Quando una donna decide di associarsi a te (è sempre la donna che sceglie, per inciso) lo fa solo perché vede che dall’associazione può trarne dei benefici immediati o futuri. Per lei non esisti più se da parte tua non dovesse più ricevere un continuo flusso di benefici, attenzioni e risorse. Puoi anche convivere con una donna facendo finta che sia interessata alla tua intrinseca persona ma purtroppo non è così!

 

La relazione andrà avanti soltanto finché sarai in grado di fornirle uno o più benefici e fino a quando questi benefici serviranno al raggiungimento di un determinato scopo. Se non sei capace di fornire alcun beneficio (qualsiasi esso sia), nessuna relazione, nemmeno un rapporto cordiale o di amicizia, potrà mai avere luogo. E’ per questo che è possibile convivere per anni in una relazione in cui pensi di aver investito tempo e dedizione per poi venire scaricato appena smetti di fornirle un determinato beneficio o appena non lo desidera più perché ha trovato il rimpiazzo adeguato che cercava. A quel punto si stacca completamente da te e dalla relazione come se non fosse mai esistita! In altre parole, la donna non ama incondizionatamente. Una donna si mette con te solo se vede che dalla relazione può trarne dei vantaggi. Non è in fondo questa grande sorpresa, vero? Aggiungo anche che non solo deve poter trarre dei vantaggi ma che tali vantaggi devono anche avere un certo valore.

 

Ma tutto questo come può aiutarti? Dato che sai che sta con te solo perché ne trae dei benefici devi essere in grado di procurarli, di poter continuare a farlo e che il costo non sia superiore ai benefici che TU puoi trarre dall’associazione. Devi però essere consapevole che appena i benefici verranno a cessare anche la relazione è destinata a finire. Un classico esempio è il marito che perde il lavoro e non è più in grado di provvedere al sostentamento della famiglia. Quante volte ti è capitato di sentirgli raccontare la sua triste storia e di come la moglie l’abbia scaricato più velocemente di una patata bollente tra le mani? Alla faccia di “nel bene e nel male, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, nella buona e nella cattiva sorte“. Non farti illusioni però: continuare a procurare dei benefici non è garanzia di continuità della relazione. Potrebbe scaricarti appena crede di aver trovato di meglio altrove, con un altro uomo o per un semplice capriccio.

 

Questa è la contemporanea realtà occidentale in cui viviamo anche se poi le donne sono tutte uguali dal Montana alla Mongolia! Cambia solo il contesto culturale ma tutte indistintamente sono continuamente soggette alla legge dell’Ipergamia ovvero alla continua ricerca di un compagno di rango sociale ed economico superiore da poter sposare e che possa provvedere a lei e alla prole.

 

Se ogni centesimo di quello che guadagni lo investi per comprarti una casa e poi gliela intesti pure non illuderti che l’associazione possa continuare. Devi da subito e spesso dire di no in modo da mantenere la tua capacità di procurare dei benefici in maniera continuativa. Una volta che non ti sarà rimasto il becco di un quattrino aspettati qualche brutta sorpresa.