Non Sprecare Il Tuo Denaro

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Le donne sono esperte materialiste e voraci consumatrici. Basta osservare quanti negozi in un centro commerciale qualunque sono destinati a loro e quanti agli uomini. E’ vero che in molti casi le statistiche riportano che su determinati beni di consumo gli uomini spendono quanto se non più delle donne. Ma è solo perché sono costretti a mettere mano al portafogli e spendere in beni e oggetti da regalare alle donne con cui stanno! Per non parlare di coloro che spendono e spandono al solo scopo di pavoneggiarsi per attrarre una potenziale partner: abbigliamento, accessori vari, centri estetici, automobili, viaggi e vacanze ecc.

Non si mette però alcun problema a scaricare l’uomo che giura di amare se nel giorno del compleanno o a San Valentino dovesse presentarsi al suo cospetto senza uno straccio di regalo. Attenzione caro Beta: nella vita di una donna un pupazzo di peluche o una scatola di cioccolatini ha letteralmente più valore della tua presenza. Mettitelo bene in testa la prossima volta che prosciughi le tue energie (e anche il tuo conto in banca) scorrazzando da una parte all’altra per soddisfare i suoi capricci.

Più che di aspettative si tratta di tipica mentalità egoistica femminile. “Merito dei regali perché ho una vagina e tu no!” Niente esprime la considerazione di essere sacrificabili più di ultimatum irrazionali o inutili beni di consumo che nel giro di qualche giorno saranno morti (fiori) oppure gettati nel bidone della spazzatura o dimenticati in qualche cassetto. I soldi vanno spesi altrimenti significa che non ci tieni a lei!

Sono gli esperti di marketing a spingere in continuazione per questo tipo di consumismo fatto di spreco assurdo sia per le Festività della tradizione sia per quelle inventate di sana pianta. Devono solo convincere un certo numero di donne a parteciparvi oppure ad aspettarsi di ricevere dei regali. Dopodiché ci penseranno le forze sociali a costringerti a conformarti al nuovo ideale. Si tratta di una strategia che gli esperti utilizzano da oltre un secolo.

Pensa a San Valentino, ad esempio. Le donne godono già dei benefici derivanti dalla macchina dello spreco meglio nota come economia di mercato dato che 4/5 delle decisioni di spesa vengono prese da loro (e pagate dal Beta con cui stanno). Ma evidentemente non basta. Sono gli uomini che in numero maggiore pagano le imposte sul reddito anche se gran parte dei sussidi statali va a beneficio delle donne sotto forma di contributi per qualsiasi causa. Paradossale è il fatto che proclamino ai quattro venti di essere forti ed indipendenti quando la verità è che senza ricevere quei generosi sussidi se la passerebbero molto male.

Il sito realsexism.com presenta statistiche ecclatanti che dimostrano come nell’Occidente ricco e opulento le donne spendano, in media, più del 90% della loro busta paga. Ma da esperte accaparratrici quali sono c’è sempre qualcos’altro che fa scintillare i loro occhi. E non è mai abbastanza. Non è un mistero che trattano gli uomini alla stregua di bancomat ambulanti.

Ecco alcune statistiche tratte dal sito:

  • il 70% delle donne britanniche è pronta a cambiare idea all’istante se lo sfigato che frequentano dovesse vincere il primo premio alla lotteria nazionale;
  • il 78% delle donne statunitensi afferma che l’aspetto più importante in un futuro potenziale marito è il posto fisso;
  • il 75% dichiara che avrebbe dei problemi a frequentare qualcuno senza un lavoro;
  • solo il 4% sarebbe disposto ad uscire con un disoccupato;
  • il 70% delle donne cinesi pretende che l’uomo metta a disposizione l’appartamento oltre ad una proposta matrimoniale in denaro.

Pertanto non devi cadere nella trappola. Non devi spendere i tuoi soldi in beni di consumo o regali. Anzi, meglio ancora, non devi mai iniziare a spendere. Non devi offrire manco un aperitivo così non si mette in testa strane idee di potersi aspettare chissà cosa. Spendere per una donna ti mette in posizione subalterna. Si tratta di economia spicciola ma anche di psicologia. Quello che guadagni non sarà mai abbastanza per stare al passo con le sue pretese per cui non provarci nemmeno.

Piuttosto che provare a comprare il suo affetto vedi di risparmiarti una dura e costosa lezioncina. Metti da parte i risparmi faticosamente guadagnati. Investi. Impara a manipolare le sue emozioni impedendole così di infilare le sue amorevoli manine nel tuo portafogli. Utilizza il denaro per te stesso. Se proprio desideri fare colpo sulle donne sai già molto bene che possono venirti in aiuto i bei vestiti, una bella automobile, i viaggi in località esotiche e denaro da buttare nel cesso. Tutte cose che le spingono ad orbitarti attorno esattamente come orbitano attorno a chi occupa il vertice della piramide sociale. Il trucco però sta nel non permettere loro di farsi largo nelle tue tasche. Ne sarai capace? Ne vale veramente la pena? Sarebbe decisamente preferibile che tu spenda il tuo denaro per migliorare il tuo rango socioeconomico. E non il suo.

E’ importante capire che mai sarà disposta a restituirti il favore di comprare beni e oggetti destinati alla tua persona. Te lo puoi scordare. E’ una strada a senso unico. Come afferma il padre dell’Androsfera Tom Leykis, la donna è la creatura più taccagna sul pianeta Terra ma solo quando si tratta del suo denaro. Eppure si aspetta cose irragionevoli dall’uomo che frequenta.

L’ironia di tutto questo sta nel fatto che meno spendi e più ti rispetta. Spendere e ottenere rispetto sono inversamente proporzionali. E’ inutile provare a capire. Quando si tratta di farle un regalo o di spendere per lei, il comportamento femminile non ha alcun senso perché la donna non è una creatura di logica ma vive di emozioni. Magari credi che sia grata all’uomo disposto a tutto per accontentarla ma non è così. Il poveretto lo imparerà a proprie spese.

Sono bambini in corpi di adulti. Quando ad un bambino dai tutto quello che vuole rischi di trasformarlo col tempo in un mostro viziato ed indisciplinato. La ragione per cui perde rispetto per chi le dà tutto quello che vuole è esattamente la stessa del bambino viziato che riesce sempre a spuntarla e che crede di essere più furbo dei genitori. Per lei è inferiore e non meritevole di rispetto chiunque riesca a superare in astuzia a cadenza regolare. E’ un concetto che può essere applicato in generale a tutte le relazioni, matrimonio incluso. L’uomo sposato che cede alle pretese della moglie per salvaguardare la pace in famiglia verrà alla fine considerato inferiore, con la consorte che gradualmente perde rispetto nei suoi riguardi. Non c’è alcuna logica in queste situazioni. E’ solo un fatto di emozioni, di sensazioni.

Insomma, il denaro va speso su te stesso e su quei pochi amici veri e fidati che hai. Non va speso su qualche sconosciuta che speri di portarti a letto. Soprattutto non va speso in modi che ti fanno apparire servile e zerbino. I soldi spesi per una donna sono soldi buttati nel cesso. E un giorno sarà proprio così a meno di non trovare l’unicorno mitologico della tua vita (buona fortuna!). Regali e spese possono forse darti un vantaggio a breve termine ma nel lungo periodo fare da provveditore Beta ti mette in posizione subalterna. Difatti con la donna non si tratta mai di quello che hai fatto per lei ma di quello che hai fatto per lei di recente. Non cadere nella trappola.

33 pensieri riguardo “Non Sprecare Il Tuo Denaro

  1. Mai spese nemmeno 100 lire per una donna in tutta la mia esistenza.
    E’ forse l’unica cosa di cui ritengo di potermi vantare, anche perché credo di essere stato, se non l’unico, sicuramente uno dei pochi, dato che, almeno da giovane, il fatto che fossi spiantato mi ha dato sicuramente un grosso aiuto, e, in età più matura, ero già sufficientemente scafato da non volerlo fare io.
    Va detto che sono una persona decisamente frugale, odio lo spreco in generale e compro qualcosa solo nel momento in cui ritengo sia utile farlo.
    Figuriamoci se avrei mai sperperato soldi per loro, sapendo che tutto quello che fai per loro lo usano contro di te.

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  2. Articolo ottimo, che aprirebbe gli occhi anche al beta più ingenuo, se solo sapesse l’esistenza di questo benedetto sito. Tuttavia dovrei fare una piccola aggiunta. Non solo le donne fanno spendere un sacco di soldi per una marea di cose inutili e frivole, ma bisogna collegare il rapporto uomo-donna all’interno di un’analisi costi/benefici. Appurato che non esiste sul piano del denaro alcuna reciprocità, per cui la donna non spenderà quasi mai per il marito/compagno/connivente che sia, l’analisi è costretta a ripiegare sullo scambio sessuale. Ecco allora che gli illusi rimangono ancora più fregati. Prendiamo per esempio un sondaggio sul sesso condotto da Lexis e pubblicato da Elle il 08-08-2019, dove è stata appurata una diminuzione della frequenza dei rapporti del 10% negli ultimi 15 anni. 1.500 donne hanno dato le seguenti risposte: il sesso è “molto importante” per il 47% di loro, “abbastanza importante” per il 48%, ma poi chi pratica “tutti i giorni o quasi” è un risicato 12% (il 17% nella fascia 20-30 anni). Il 49% dichiara una volta alla settimana ( il che si tramuta in realtà a 3 volte al mese perché una settimana salta sempre per le mestruazioni); il 14% ogni quindici giorni ( e ciò vuol dire nell’ipotesi più rosea 2 volte al mese ), l’8% una volta al mese, il 17% anche meno. Il 48% vorrebbe farne di più, ma bisognerebbe chiedere ironicamente a loro con chi…e infatti il sesso senza amore ( la classica “botta e via” ) è considerato un’opzione praticabile per il 67% delle donne, salvo poi cadere in contraddizione quando afferma un 78% di esse che vorrebbe farlo con il proprio compagno ( ma allora dovrebbe essere sesso con amore, non è vero? ). Il 39% è per il sadomaso, il 29% per lo scambio di coppia, il 7% si dichiara aperta a 360 gradi ad ogni sperimentazione. Ma udite, udite, anzi leggete, leggete: il 72% vorrebbe o fa già uso di sex toys. Dunque è proprio sicuro il povero beta di riprendersi quello che spende in prestazioni sessuali? Una volta i nostri patriarchi raccomandavano i figli di non “sputtanare” il denaro; oggi i costi di un matrimonio spingono quei figli divenuti adulti a riconsiderare proprio quel vecchio mestiere. E se nel caso gli uomini hanno difficoltà ad accettare la cosa per colpa della morale, si ricordino che un single ha molta più probabilità di andare a zuppare il savoiardo rispetto ad un uomo sposato, come ci insegna questo illustre sondaggio.

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  3. Articolo ottimo, che aprirebbe gli occhi anche al beta più ingenuo, se solo sapesse l’esistenza di questo benedetto sito. Tuttavia dovrei fare una piccola aggiunta. Non solo le donne fanno spendere un sacco di soldi per una marea di cose inutili e frivole, ma bisogna collegare il rapporto uomo-donna all’interno di un’analisi costi/benefici. Appurato che non esiste sul piano del denaro alcuna reciprocità, per cui la donna non spenderà quasi mai per il marito/compagno/connivente che sia, l’analisi è costretta a ripiegare sullo scambio sessuale. Ecco allora che gli illusi rimangono ancora più fregati. Prendiamo per esempio un sondaggio sul sesso condotto da Lexis e pubblicato da Elle il 08-08-2019, dove è stata appurata una diminuzione della frequenza dei rapporti del 10% negli ultimi 15 anni. 1.500 donne hanno dato le seguenti risposte: il sesso è “molto importante” per il 47% di loro, “abbastanza importante” per il 48%, ma poi chi pratica “tutti i giorni o quasi” è un risicato 12% (il 17% nella fascia 20-30 anni). Il 49% dichiara una volta alla settimana ( il che si tramuta in realtà a 3 volte al mese perché una settimana salta sempre per le mestruazioni); il 14% ogni quindici giorni ( e ciò vuol dire nell’ipotesi più rosea 2 volte al mese ), l’8% una volta al mese, il 17% anche meno. Il 48% vorrebbe farne di più, ma bisognerebbe chiedere ironicamente a loro con chi…e infatti il sesso senza amore ( la classica “botta e via” ) è considerato un’opzione praticabile per il 67% delle donne, salvo poi cadere in contraddizione quando afferma un 78% di esse che vorrebbe farlo con il proprio compagno ( ma allora dovrebbe essere sesso con amore, non è vero? ). Il 39% è per il sadomaso, il 29% per lo scambio di coppia, il 7% si dichiara aperta a 360 gradi ad ogni sperimentazione. Ma udite, udite, anzi leggete, leggete: il 72% vorrebbe o fa già uso di sex toys. Dunque è proprio sicuro il povero beta di riprendersi quello che spende in prestazioni sessuali? Una volta i nostri patriarchi raccomandavano i figli di non “sputtanare” il denaro; oggi i costi di un matrimonio spingono quei figli divenuti adulti a riconsiderare proprio quel vecchio mestiere. E se nel caso gli uomini hanno difficoltà ad accettare la cosa per colpa della morale, si ricordino che un single ha molta più probabilità di andare a zuppare il savoiardo rispetto ad un uomo sposato, come ci insegna questo illustre sondaggio.

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  4. Davvero donne vi hanno mollato per non avergli fatto regali?
    Da anni frequento straniere che non pretendono neppure che gli si offra una cena.
    Per qualche motivo siamo arrivati alla stessa conclusione: la maturità emotiva delle donne si aggira intorno ai 12 anni o meno. Altro che più intelligenti, mature e indipendenti. Al massimo, è solo una vernice ma a frequentarle la bambina viziata salta sempre fuori.

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  5. Altro sondaggio, questa volta è di Sugardaddy.it su un campione di 2.000 donne tra i 18 e i 37 anni: il 62% non vuole frequentare i coetanei e opta per partner tra i 14 e 20 anni più vecchi per la loro maggiore disponibilità economica, che poi fanno passare nella dicitura “maturità”.
    Se vogliamo poi sapere di chi si sta parlando, poiché l’ipergamia della donna è a 360 gradi, andate a vedere quanto secondo loro dovrebbe essere lungo e grosso un pene! Ah! Ah! Ah! Tempi duri per i Sig. 12,5 cm sotto il quale ci sta il 50% della popolazione ( studio italiano di Ponchietti nel 2002 su un campione di 3300 militari di leva ). Ma ancora siamo a parlare di loro? Allora diciamocela tutta: non solo non sprecate il denaro con loro..ma non sprecateci nemmeno il tempo. Un arrivederci a tutti in oriente, coronavirus permettendo, e lasciate le italiane agli imbecilli.

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  6. La donna per l’uomo è un fine.
    L’uomo per la donna è un mezzo che lei utilizza per ottenere un fine (procreare, raggiungere maggior benessere economico, ecc.), chiamando tutto questo “amore”.
    Una volta capito ciò, il resto viene di conseguenza.
    Solo che la maggior parte degli uomini, o non lo sa, o fa finta di non saperlo.

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  7. Comunque, esiste anche un altro motivo per il quale, molte di loro, al di là dell’aspetto economico o procreativo, ricercano la compagnia maschile, anche in età avanzata, e che, secondo me, la maggior parte degli uomini, sbagliando, sottovaluta: quello che Renzo Montagnani, con espressione quanto mai azzeccata, chiamava “il senso di rompere i coglioni”.
    Per molte di loro è una necessità quasi fisiologica, e quello, con le amiche, non lo possono fare, e nemmeno con i gatti.
    Dunque, le possibilità sono quattro:
    1) vogliono un donatore di sperma
    2) vogliono un bancomat
    3) vogliono una sorta di punching ball emotivo su cui sfogare tutte le minchiate partorite dalle loro testoline semivuote
    4) 2 o più delle cose sopra citate contemporaneamente (spesso tutte e 4)

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  8. Poi, il motivo per cui alcuni uomini (le donne è ovvio) considerino il riprodursi come qualcosa di necessario, sinceramente, mi rimane ignoto.
    Voglio dire, sarà anche necessario, ma alla società, non al singolo uomo. A lui cosa glie ne ne venga dal farlo, per me rimane un mistero.
    Se è cosa utile alla società e tu ne paghi solo il costo (peraltro altissimo, sotto tutti i punti di vista), come minimo la società dovrebbe riconoscertelo, no?
    Se non solo non lo fa, ma ti ostacola pesantemente, perché dovresti voler mettere una toppa su un problema causato da altri, rovinandoti inoltre l’esistenza?
    Una volta si diceva che i figli sono il bastone della vecchiaia.
    Ma se, oggi, per avere una vita minimamente decente, devono spostarsi a vivere minimo a qualche migliaio di chilometri, alla fine rimangono solo i costi altissimi che qualcuno si è accollato inutilmente solo per contribuire alla crescita del PIl di un altro paese. Allora meglio tenerseli quei soldi.
    A un uomo (non alla famiglia o peggio ancora alla donna, perché il 90 per cento del costo di crescere un figlio se lo accolla il padre), nel momento in cui decidesse di procreare, lo stato dovrebbe erogare minimo 50mila euro a fondo perduto a titolo di rimborso spese.
    In quel momento sarà accettabile farlo, prima, per me, è da fessi, soprattutto se di mezzi se ne hanno pochi.
    Di vita ce n’è una sola, e dubito fortemente che possa essere il fatto di sapere che, in qualche altro paese, esiste un individuo che è tuo figlio e che, se va bene vedi una volta l’anno, a ripagare il fatto di aver fatto una vita di merda.
    Sarò cinico, ma io la penso così.

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    1. E’ uno spunto interessante per la politica, ma non funzionerebbe.
      Intanto perché il costo è molto maggiore di 50mila: qui dicono addirittura oltre i 100mila https://www.wallstreetitalia.com/quanto-costa-mantenere-un-figlio-fino-a-18-anni/ .

      E poi nella maggior parte dei casi gli uomini, non ancora educati al cinismo moderno, riuscirebbero a farsi defraudare finanche di quelli, per ritrovare il sorriso sul volto angelico della mogliettina. Per un momento. Un giorno prima della lettera dell’avvocato divorzile.

      Guardate questo povero disgraziato: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/19_dicembre_07/io-medico-napoletano-separatocostretto-vivere-autosono-rinato-casa-papa-47cea4f6-18fe-11ea-aa3f-1ccc43c75d96.shtml . Tutto si è fatto fregare dalla moglie. Prima si fa convincere a fare degli investimenti per la famiglia, riempiendosi di mutui immobiliari; poi, spremuto come un limone, lo caccia da casa.

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      1. “gli uomini, non ancora educati al cinismo moderno, riuscirebbero a farsi defraudare finanche di quelli”
        Ma infatti il problema di fondo lo risolvi solo evitandola, la riproduzione. Quello sarebbe un palliativo per circoscrivere il danno a quelli un po’ meno scafati, per non farli finire proprio con le natiche a terra, soprattutto se erogato in rate mensili da 250 euro fino al compimento del 18mo anno di età del figlio, e, comunque, sarebbe un segnale importante riguardo la condizione maschile attuale, di fatto vorrebbe dire ammettere la verità, ovvero che, il costo di crescere un figlio, sostanzialmente, se lo accolla il padre, anche se, in effetti, avrebbe un rapporto costo/beneficio abbastanza scarso, in gran parte andrebbe solo a finanziare lo sperpero femminile.
        “in the long run” la soluzione è l’immunità di gregge, anche se quello comporta un calo della natalità a valori prossimi allo zero.
        Ma almeno in quella maniera lì il problema diventerebbe di tutti, non solo maschile, e la maniera più efficace per risolvere un problema che riguarda solo alcuni, da che mondo è mondo, è far sì che diventi un problema di tutti.
        Per me sarà proprio la denatalità la chiave, solo che ancora ci vorranno almeno due lustri prima che il problema diventi talmente serio da far invertire la rotta alla cabina di comando.
        Le donne hanno ottenuto tutto quello che volevano semplicemente rifiutandosi di continuare a fare quello che avevano sempre fatto, dunque, dal mio punto di vista, è evidente che la strada da percorrere per noi è la stessa.
        Se vuoi fare la Lisistrata, i figli, il marito e il suo stipendio a disposizione te li scordi punto. La carta di credito usi la tua e ci fai scappare tutto, poi vediamo quanto ti rimane da sperperare.
        E il sesso alla fine è più un alibi che altro, né più né meno come per smettere di fumare: basta volerlo veramente e dopo un po’ si sta molto meglio.
        Il vero problema è che la maggior parte di noi le palle non le ha e loro lo sanno e se ne approfittano, tutto qui.

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  9. Salve a tutti, complimenti all’autore, bell’articolo. Una critica: laddove è citato lo… “unicorno” sarebbe bene mettere un link, oppure create una pagina di glossario ( come c’è nel sito https://www.mgtow.com/glossary/ quindi ricopiatene il layout) altrimenti il riferimento è incomprensibile, per chi non ha letto altri Vs articoli.
    In questa epoca moderna stiamo sperimentando “nuove” (fino ad un certo punto) esperienze, quindi sarà necessario identificare dei neologismi per poterle esprimere: non va bene dire che le d* sono tutte t* o p*, sarebbe riduttivo, inesatto, ingeneroso: un fabbro è diverso da un lattoniere, un pastore da un buttero; oltre che dell’inutile e volgare turpiloquio… La terminologia inglese non credo riuscirà a mettere piede (è davvero brutta, cacofonica, un gergo di internet), occorrerebbero dei termini simil-dialettali o comunque latini. Proprio appunto perché la battaglia è culturale. Difatti mancano parole per indicare le situazioni elencate da Luca nel precedente commento (sopratutto per il punto 3; “sfogatoio emotivo”/ “schiavetto”?).
    P.S. pensavo che questi blog redpillati, o blackpillati, siano sempre un po’ a rischio. Sarebbe utile aggiungere una funzione affinché con un link si potesse scaricare un pdf aggiornato con tutti gli articoli? Con o senza i commenti? Così se anche andasse giù ne potrebbe circolare traccia. Per esempio, questo si poteva fare sul sito delle ricette vegane (in continuo aggiornamento… cioè insomma). Un blog = un libro, anzi un free ebook.
    P.P.S. Leggendo questo articolo, mi è tornata in mente quella vecchia battuta, se non ci sono problemi vorrei riportarla:
    @@@@@@@@@@@@@@@@
    Splendida 28enne cerca uomo con guadagno di almeno 500mila $.
    LEI: Sono una ragazza bella (anzi, bellissima) di 28 anni. Sono intelligente ed ho molta classe. Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l’anno. C’è in questo sito un uomo che guadagni ciò? Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito? Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $, ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West. Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non è bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente. Quindi mi chiedo, cos’ha fatto x meritare ciò e perché io non ci riesco? Come posso raggiungere il suo livello?
    LUI: Ho letto la sua e-mail con molto interesse, ho pensato profondamente al suo caso e ho fatto una diagnosi della sua situazione. Premetto che non sto rubando il suo tempo, dato che guadagno 500 mila $ l’anno. Detto ciò, considero i fatti nel seguente modo: Quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, è semplicemente un pessimo affare. E ciò per i seguenti motivi: lasciando perdere i blablabla, quello che Lei suggerisce è una negoziazione molto semplice. Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi. Proposta molto chiara, questa. Ma c’è un piccolo problema. Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre è molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente. Dunque, in termini economici, Lei è un attivo che soffre di deprezzamento, mentre io sono un attivo che rende dividendi. Lei non solo soffre un deprezzamento ma questo è progressivo ed aumenta ogni anno! Spiego meglio: Oggi Lei ha 28 anni, è bella e continuerà così x i prossimi 5/10 anni, ma sempre un pò meno e all’improvviso, quando Lei osserverà una foto di oggi, si accorgerà che é diventata una pera raggrinzita. Questo significa, in termini di mercato, che oggi lei è ben quotata, nell’epoca ideale x essere venduta, non x essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in “trading position” (posizione di commercio), e non in “buy and hold” (compra e tieni stretto), che da quanto sembra, è quello per cui Lei si offre. Quindi, sempre in termini commerciali, il matrimonio (“buy and hold”) con Lei non è un buon affare a medio/lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo può essere, anche socialmente, un affare ragionevole e potremmo pensarci su.Potremmo avere una relazione per un certo periodo…..Huuummm…. Pensandoci meglio e per assicurarmi quanto intelligente, di classe e bellissima lei è, se possibile, essendo io futuro “affittuario” di tale “macchina”, richiedo ciò che è di prassi: Fare un test drive. La prego di stabilire data e ora.
    Cordialmente
    Il suo investitore
    @@@@@@@@@@@@@@@@

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  10. Del covid ne avremmo fatto volentieri a meno. Una cosa pero ci ha insegnato, che per essere sconfitto necessita di una diffusa volonta individuale di attenersi alle norme. Con tale volonta si giunge alla condizione salvifica per l’intera comunita, in cui ognuno contagia meno di una persona (tasso di contagio

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  11. Il covid 19 ha delle caratteristiche che a me suonano abbastanza familiari:
    – è in grado di attaccarsi a un numero molto alto di individui, potenzialmente tutti
    – a quelli che contagia toglie la libertà finché non finisce il suo effetto, ma la limita fortemente a tutti gli altri per il suo effetto sistemico
    – predilige quelli più vulnerabili, li attacca e li distrugge, e per riprendersi ci mettono un bel po’ (quando ci riescono)
    – è difficile da curare ma per prevenirlo bastano poche precauzioni, che tuttavia vanno osservate con rigore senza strappi alla regola
    – se lo si lascia fare senza prendere precauzioni in tempo utile è in grado di radere al suolo un paese
    – la soluzione definitiva sono gli anticorpi e l’immunità di massa
    Non vi ricorda qualcosa?
    A me sì..

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  12. Non so perché la parte finale del mio precedente commento, che cita il Covid in senso metaforico, non è stato incamerato quando ho premuto pubblica. Volevo semplicemente riferirmi al fatto che la diffusione di MGTOW avviene in modo simile attraverso il nostro trasmettere al prossimo il patrimonio informativo rappresentato da MGTOW.

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      1. Ci hanno sempre dato a bere la balla del “siamo diversi perché complementari”.
        In realtà di complementare non c’è un bel niente, siamo semplicemente incompatibili, solo che, se gli uomini ne fossero consapevoli, la società sarebbe strutturata in modo molto, ma molto diverso.
        Del resto, se così non fosse, la natura non avrebbe bisogno di ingannarci, in giovane età, con la chimica per farci riprodurre.
        Poi qualche caso di compatibilità può capitare, ma sono eccezioni, sicuramente non la regola, e spesso non dura a lungo, dato che il loro utilitarismo, col tempo, tende a prendere sempre il sopravvento.
        Se gli uomini fossero consapevoli di questo, non so in quanti sarebbero a passare l’esistenza a cercare una donna, sapendo che, più passa il tempo, più diventiamo sempre più incompatibili.
        Alla fine non è da farne loro una colpa, sul loro conto ci eravamo sbagliati noi, solo che, ormai, sarebbe ora scossa che cominciassimo a dirlo chiaro e forte, ad accettarlo, e a regolarci di conseguenza, in modo da evitare almeno di pagare per il resto della vita le cazzate fatte in gioventù.

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  13. Alla fine il problema vero è che la società in cui viviamo è strutturata in modo da ragionare solo in termini di prodotto interno lordo e via discorrendo, di conseguenza, tutte le magagne che riguardano la sfera personale degli individui tende a negarle e a occultarle, piuttosto che a riconoscerle e a stabilire delle regole che di questi aspetti tengano conto.
    Se uno ci fa caso, il tema della denatalità, ad esempio, viene affrontato sempre e soltanto dal punto di vista materialistico, assegni e cose di questo tipo, che però è solo UN aspetto, ed è condizione necessaria ma assolutamente non sufficiente.
    La maggior parte del problema, in questo caso, è a un livello molto più profondo, e riguarda il fatto che sono saltati tutta una serie di equilibri che prima regolavano il rapporto tra uomo e donna.
    E’ successo un po’ come con l’euro, ci si è preoccupati di garantire massima libertà di azione solo ad alcuni, incuranti del fatto che questo andava danno degli altri, confidando soltanto su un minimo di buon senso da parte dei primi, che però, come era del resto logico aspettarsi, almeno da parte di chi non ha il cervello di un invertebrato, non c’è e non ci sarà mai.
    Solo che, quando il danno riguarda metà della popolazione, diventa un aspetto sistemico, e, a quel punto, la polvere, sotto il tappeto, non ci sta più, esce fuori da tutte le parti.
    Certo, il fatto di mettere le donne su un piedistallo è indubbiamente funzionale alle esigenze di qualcuno: data la loro natura di sperperatrici seriali, per la società dei consumi loro sono indubbiamente una manna dal cielo.
    Poi, però, i costi, nel tempo, tendono a superare in modo esponenziale i benefici, pure per i beneficiari, e, a quel punto, si va giocoforza verso la creazione di nuovi equilibri, sicuramente diversi dai precedenti.
    Solo che si tratta di processi che durano decenni, dunque, nel frattempo, tocca adattarsi e regolarsi di conseguenza.
    Certo, questo implica una rinuncia, da parte di una generazione di uomini, a vivere secondo schemi che ormai sono ampiamente superati dalla realtà dei fatti.
    E’ una fregatura? Non lo so.
    Probabilmente per la generazione di chi è nato tra gli anni 70 e gli anni 90 lo è, ma va detto pure che c’è stato, in passato, qualcuno a cui è andata molto peggio: chi era nato un secolo fa, tanto per dirne una, ha dovuto vivere, in gioventù, una guerra mondiale.
    Alla fine, a noi basta smettere di credere alle balle ed usare la testa; poi tutto sommato, una consapevolezza, anche dolorosa, è sempre molto meglio della dabbenaggine di chi, dalle mie parti, viene definito “contento e coglionato”.
    E’ sempre meglio sapere con chi si ha a che fare.

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    1. Credo che sia arrivato il tempo della medicina e il MGTOW è l’unica cura disponibile per questa era di transizione. L’uomo di sempre è stato perennemente incompatibile con la donna fin dai tempi della maledetta Eva, pur essendoci stati momenti di avvicinamento e complementarietà. Penso al saeculum muliebre nel medioevo, alla poesia cavalleresca di Walther Von der Vogelweide che presentava la donna come “compagna e amica”, la guida di Dante e Petrarca, poi l’incipiente isteria delle apparizioni mariane dall’Ottocento fino ai giorni nostri con il repentino cambiamento del ruolo sociale femminile che la rivoluzione industriale imponeva. Ma se Michelangelo usava il corpo maschile per fare “belle” le donne, se nemmeno Einstein parlava con la moglie, se Tesla diceva che bisognava procedere da soli nel mondo, credo che il problema non fossimo stati noi, ma loro. E oggi scopriamo che l’uomo è incompatibile con i disvalori del suo tempo. Viviamo in un mondo disumano. Quante volte abbiamo scritto che la società contemporanea ha svirilizzato l’uomo, lo ha castrato e ha maschilizzato la donna per creare l’informe umano rappresentato da homo consumens, un individuo androide che non ha sesso, privo di identità e cultura, idoneo ad essere manipolato dalla grande industria mondialista? Per chi desidera essere se stesso, conservare la propria identità di maschio, non resta che l’esilio in patria, far credere allo stato di essere morto ( ghosting ). E’ l’ora di sopravvivere in una società che ci vuole defunti ad ogni costo. Che dire dell’epitaffio gelidamente scolpito dai Rosacroce sulle Georgia Guidestones e la felicità promessa ai 500 milioni di superstiti della terra, quando Umberto Eco scriveva in un suo libro che i Rosacroce non esistevano? Il problema non è la denatalità, ma il fatto che qualcuno abbia deciso di far scomparire dalla faccia della terra i 6 miliardi e 800 milioni di individui che oggi sono di troppo. Già…ma come? Con la guerra? Con la pandemia? Non di certo, in quanto operazioni troppo rischiose per chi ha stabilito a tavolino chi dovrebbe rimanere vivo. Ecco dunque che si rivolgono a colei che dà la vita agli uomini per togliere gli uomini dalla vita. Con una parola una donna può distruggere un uomo, figuriamoci con tutto il resto. Il boia dei tempi di Robespierre è del tutto superfluo e attira troppi sospetti. Meglio il politicamente corretto e l’ambientalismo a fumetti. Ma c’è poco da rammaricarsi e ripiegare lo sguardo verso un passato che non è mai stato dorato: noi uomini non siamo mai stati cittadini di questo mondo.

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      1. Problemuzzo: un’umanità di mezzo miliardo di individui, nel medio termine, torna a vivere nelle caverne, perché non c’è abbastanza gente per realizzare tutto quello che serve per vivere come viviamo oggi.
        Questo l’uomo medio non lo realizza, ma quelli in alto lo sanno benissimo, per questo dico che, quella che stamo vivendo, è la più grande bolla speculativa di tutta la storia dell’umanità, e lo è sotto tutti i punti di vista.
        Alla fine sarà servita a far scialare per un paio di generazioni le donne e i membri dell’élite in alcune parti del pianeta, ma il conto lo pagheranno quelli/e che verranno dopo, al loro posto.
        Noi, seppur coinvolti nostro malgrado, qualcosa ci abbiamo guadagnato, seppur pagando un prezzo alto: siamo le prime generazioni di uomini ad aver aperto gli occhi, e su molte cose.

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  14. Ottimo articolo, giusto un piccolo appunto: non guardare solo QUANTO spendono uomini e donne ma IN COSA.

    Persino i vizi degli uomini sono in genere più assennati: un’auto o una barca hanno un ricarico molto basso. Se un’auto costa 30.000 euro al produttore costa 24.000 euro produrla. Sulle barche è lo stesso.
    Quindi uno che cambi spesso l’auto sta sprecando soldi ma sta comunque comprando qualcosa che in sé non è una truffa, è roba che richiede sforzi a produrla.

    Quanto costa produrre un profumo o un vestito di lusso?
    Pochissimo, c’è su un ricarico enorme. E’ per quello che le copie identiche dei vestiti di lusso, pur fatte con gli stessi materiali, costano pochissimo, mentre invece copie a basso costo delle auto di prestigio non esistono: ci sono cloni che costano meno ma non pochissimo tipo venti volte meno, i cloni possono costare un 30% in meno, non VENTI volte di meno come avviene per vestiti o profumi.

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    1. In realtà la differenza è un’altra: un uomo spende soldi per una determinata cosa perché vuole quella cosa lì.
      Una donna non vuole niente in particolare, se non sperperare soldi.
      E’ lo sperpero di denaro (soprattutto se non il proprio) a gratificarle, di ciò che acquistano gliene frega poco, difatti appena arrivate a casa tendono a dimenticarsene perché già cominciano a pensare al raid successivo al centro commerciale.
      Si chiama shopping compulsivo, è un disturbo del comportamento e ce l’hanno quasi tutte: quelle che non ce l’hanno è solo perché non possono permetterselo.
      Una che conosco ha speso 300 euro per un paio di scarpe da ginnastica di tela, che si sono pure scollate dopo pochi mesi né più né meno come un paio di superga da 40 euro, e le ha dovute far incollare dal calzolaio vicino casa perché le erano costate troppo per buttarle, dato che non concepisce di comprarle ad un costo più basso, lo trova svilente.
      Tanto per capire la sostanza di quello che c’è dentro le loro testoline.
      Io da tempo sostengo la necessità della doppia moneta, una a nostro uso esclusivo e una a loro utilizzo esclusivo, così da quantificare, tramite differenziale di inflazione, il costo monetario dello sperpero compulsivo (quello in termini ambientali è già noto): nel giro di 6 mesi assisteremmo alla più spettacolare iperinflazione di tutti i tempi, roba da far impallidire il dollaro dello Zimbabwe.
      Sono una iattura, punto. La peggiore delle iatture, peggio di una malattia cronica invalidante. Se le conosci, le eviti.

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    2. e infatti la Scrittura parla di Jezabel, moglie di Acab, che si truccava e profumava con tutti i profumi d’Oriente, ella era di bell’aspetto e proprio per questo dominava su Acab.
      Si possono citare anche altre regine dell’antichità di popoli che erano in abominio a Dio, come Cleopatra, Nefertiti, le regine dei Sumeri-Babilonesi (la Grande Babilonia) esse erano dedite all’idolatria (si rifiutavano di adorare il solo vero Iddio, l’Iddio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe) e servivano ad altri Dei: Baal, Astarte, Horus, Osiride e tanti idoli muti. Erano dedite alla fornicazione, con orge in onore dei loro Dei, poi ai belletti, cioè trucchi, vestiti lussuosi, frivolezze con le quali seducevano i re, ma anche i servitori dei re, per esempio Messalina andava nei postriboli a prostituirsi anche con i plebei.
      Leggi gli scrittori romani di quel tempo per conoscere le dissolutezze di Messalina, che si accoppiava con tutti.
      La Scrittura parla della Donna Meretrice, in Apocalisse: questa donna cavalca la Bestia e si prostituisce con tutti i re della Terra. Beve il sangue dei santi martiri e si ingozza con leccornie.
      Essa è serva e seguace dell’Anticristo e del Falso Profeta, ma saranno tutti gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo (insieme agli uomini che li avranno seguiti), quando il Signore Iddio stabilirà l’ora della sua ira.

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  15. Terzo e penso ultimo articolo che leggo su questo sito.
    (ero stata invitata da un paio di commentatori ad approfondire la conoscenza del vostro pensiero).
    Potrei dire che tra testo e commenti ho visto un insieme di stereotipi e di giudizi amari e maschilisti, ok l’ho detto, ma è un po’ inutile perchè se questa è l’esperienza che avete avuto con le donne e in frequenza tale da arrivare a certe conclusioni, c’è poco da fare. Tentare di farvi vedere le cose in luce più ottimista sarebbe uno sforzo senza senso, essendo questa vostra esperienza (diretta o indiretta) troppo radicata e base della vostra scelta di vita. Spero solo che il percorso MGTOW vi porti a essere VERAMENTE liberi, a essere sereni con voi stessi senza rimuginare sui torti subìti e sui mille difetti che avete visto nelle donne.

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    1. Chiara, la Scrittura dice che tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno.
      Infatti, la Bibbia afferma: “Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amor del Padre non è in lui. Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre, ma è dal mondo. E il mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno” (1 Giovanni 2:15-17).
      Questo dimostra che nessuno, su questo mondo, può essere libero, siamo tutti schiavi del peccato, fin da quando siamo nel ventre di nostra madre.
      Gli uomini sono schiavi del peccato, per esempio, nell’amare il denaro e nell’usarlo per fornicare con le donne meretrici,
      tu in quanto femmina discendi da Eva, quindi ti porti dietro le debolezze tipiche di Eva, che venne sedotta dal Serpente antico, cioè il Diavolo: per esempio la donna è frivola e vanitosa e desidera i soldi dell’uomo (mentre lui desidera il corpo di bell’aspetto della donna) e negli ultimi tempi, da quando è stato creato il femminismo ed esso è diventato legge dello Stato, molte donne tiranneggiano l’uomo (mentre nei secoli passati le donne che riuscivano a tiraneggiare sull’uomo erano più rare, questo perché le leggi degli Stati non lo permettevano… per questo motivo come dicevo in un altro commento, le femmine ricorrevano alla stregoneria, infatti la stregoneria – che è un potere conferito da Satana – permette di poter dominare sull’uomo, per esempio, provocando il malocchio)
      Sto parlando di peccatori, ovviamente.
      Tutto quello che è nel mondo non è da Dio ma dal mondo, e sta scritto “tutto il mondo giace nel maligno”
      (1 Giovanni 5:19).
      Tuttavia, chi si converte dalle sue vie malvagie viene riscattato e diventa figliolo di Dio, ma quando questo avviene, noi non siamo più peccatori carnali, e veniamo odiati dal mondo. Infatti è scritto:
      “Non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Giacomo 4:4).
      Per cui, quando si rinuncia al peccato, si diventa liberi, cioè seguaci e servitori di Gesù Cristo.

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    2. A proposito, Chiara, visto che sei una femmina, medita su questo versetto della Bibbia (prima devi chiedere umilmente che lo Spirito Santo ti dia assistenza e ti illumini) Nel libro dell’Ecclesiaste al capitolo 7 versetto 26 sta scritto “Trovo che più amara della morte è la donna, la quale è tutta lacci.”
      Infatti, la donna tentatrice (cioè la figliuola di Satana, che si ribella a Dio, come la femminista) istiga l’uomo a peccare, la Bibbia dice che “una rete il suo cuore, catene le sue braccia”, descrivendo l’insidia che porta questa femmina ribelle e fornicatrice, cioè la donna-Jezabel.
      Avevo già detto che Jezabel moglie di Acab venne punita da Dio: il Signore Iddio la fece divorare dai cani.
      Al contrario, la donna che si santifica mettendo in pratica i moniti di Corinzi ed Efesini (leggili tutti) fa la volontà del Signore e quindi non porta corruzione e peccato.
      Purtroppo, c’è da dire che molti uomini insensati, invece che scegliere e sposare le donne figliuole di Dio come Sara e Maria (la prima chiamava Signore suo marito, la seconda era un’umile ancella del Signore) scelgono, di loro spontanea volontà, le donne-Jezabel, che li seducono, li derubano dei loro averi e li istigano a ribellarsi a Dio.
      Questo, per ricordare agli uomini che non devono farsi sedurre da donne di bell’aspetto, che dentro sono come vipere e hanno veleno d’aspide nel cuore, con la loro bellezza vi trascinano all’inferno.

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      1. Pietro, ammettendo che la storia di Adamo ed Eva sia vera e non simbolica, dov’è che la Bibbia dice che Eva era vanitosa e che voleva i soldi di Adamo (non sapevo che il denaro fosse già stato inventato all’epoca di Adamo ed Eva…)?
        Tu che sembri molto esperto potresti citarmi i passi dove se ne parla?

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    3. Ecco, te pareva che pure qui non ci fosse la classica nawalt… Torna nei tuoi siti trash tipo iodonna o roba simile… Come al solito credi di saper tutto e accusi gli altri di stereotipi quando una delle poche parole che sai dire, da brava AF, è “MASKILISTAH”… Già questo dice tutto di te

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  16. La Scrittura dice che “quelli che vogliono arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione. Poiché l’amor del danaro è radice d’ogni sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori”
    (1 Timoteo 6:9-10).

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