Liberi Dal Ginocentrismo

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Per chi detiene il potere può essere un serio problema il fatto che l’uomo sia tendenzialmente minimalista e acquisti solo quello che veramente gli serve. Ed è per questo che appoggia il punto di vista ginocentrico che ruota esclusivamente intorno al benessere femminile. E quale sarebbe? Semplice: devi sposarti e sacrificarti e renderti così vulnerabile alla dominante cultura della separazione per un semplice capriccio. Non solo la classe politica ma anche il Grande Capitale esigono che la donna possa avere accesso al tuo portafogli. Basta osservare il numero degli inserti commerciali alla radio ed in TV, i cartelloni pubblicitari che tappezzano le nostre città specificamente rivolti al genere femminile o fare un salto in un centro commerciale qualunque per rendersi conto che la stragrande maggioranza dei negozi è dedicata alle donne: dai gioielli all’abbigliamento passando per scarpe, accessori, centri estetici e così via. Agli uomini è invece dedicato un negozio su dieci. Nugoli di donne in preda all’isteria collettiva si affannano per accaparrarsi accessori vari o l’ultimo paio di scarpe alla moda. Tutte intente a buttare via i soldi duramente guadagnati dal povero e ignaro mulo da soma meglio noto come marito. Ma anche ammettendo che i soldi se li sia guadagnati lavorando, lo sai che saranno proprio i tuoi soldi a coprire le spese di casa e a pagare le bollette? D’altronde quello che è suo è suo e quello che è tuo è suo, giusto? Anche la donna apprezza il punto di vista ginocentrico del Sistema. Di più, lo adora!

Non le è più richiesto di adempiere al ruolo tradizionale di moglie e madre. Anzi, viene celebrata proprio per questo! Il Femminismo le ha dato la facoltà di scegliere di poter andare per la propria strada. Ma che anche l’uomo abbia deciso di fare altrettanto non va assolutamente bene! Da qui le continue lamentele e il linguaggio denigratorio. Ma cosa c’è veramente sotto? Quello che si fatica ad accettare è il fatto che un sempre più crescente numero di uomini abbia deciso di non permettere alla donna di aver accesso alle loro risorse. Da qui l’accusa di non voler crescere e di essere dei bamboccioni. Se però crescere significa andare incontro con buone probabilità a rischi finanziari, traumi emotivi legati a separazione e divorzio e guai con l’apparato legale a misura di donna è ovvio che vengono a mancare i presupposti e gli incentivi per poter continuare a partecipare in un gioco le cui regole sono state palesemente truccate. In realtà non si tratta nemmeno di crescere. Si tratta di puro e semplice linguaggio denigratorio per spingerti a mantenere in piedi un Sistema che dipende dal sacrificio volontario del genere maschile. Un Sistema che tanti uomini hanno scelto di boicottare. E questo non piace né alle donne né alle elite.

Anche noi ad esempio diamo importanza ad avere una casa tutta nostra che vorremmo goderci per i fatti nostri. Non c’è gioia più grande di sapere che la casa è nostra e che non abbiamo alcuna intenzione di condividerla con chi potrebbe portarcela via. Così facendo manteniamo intatta la nostra sovranità senza venir sottoposti al controllo di donne grette e avide che sanno solo criticare dalla mattina alla sera o che sono incazzate perché abbiamo deciso di vivere come ci pare e piace. E per giunta senza la loro approvazione! Come osiamo??! Ecco qualche esempio pescato a caso in rete:

https://www.alfemminile.com/psicologia/sindrome-di-peter-pan-s4015940.html

https://www.donnad.it/uomo-peter-pan-come-riconoscerlo

Mie care, non dovete preoccuparvi. Siamo capaci di provvedere a noi stessi. Preparare da mangiare. Fare il bucato. E lo facciamo senza avervi tra i piedi. Ma poi, a pensarci bene, la vostra piccola diatriba non nasce dal fatto che ci accusate di avere poca voglia di sacrificarci o di non fare cose per voi. No. E’ dovuta al fatto che non vogliamo più condividere con voi le nostre fatiche e le nostre risorse. Ecco cosa vi fa incazzare di più. Quando la donna è forte, indipendente, autorevole ed emancipata viene additata come esempio da seguire. Quando invece è l’uomo a scegliere di vivere in maniera indipendente e libera, evitando la schiavitù e il sacrificio di relazioni, matrimoni e convivenze, allora non va più bene. Non abbiamo bisogno della vostra approvazione per vivere come ci pare e piace!

La vostra ipocrisia è sotto gli occhi di tutti. Ma fate solo ridere. I tentativi di denigrarci con qualsiasi mezzo per il semplice fatto di voler stare per i fatti nostri sono ridicoli ma a pensarci bene denigrare è l’unica cosa che vi è rimasta ed è per questo che non c’è nulla di nuovo quando con la complicità dei governi femministi proponete soluzioni per risolvere la questione. La soluzione? Adeguatevi al nuovo scenario e cercate di vivere la vostra vita senza l’assurda pretesa di aver diritto alle nostre risorse. Ancora oggi per tante di voi essere forti ed indipendenti dipende dall’operosità maschile che viene sfruttata per finanziare quello stesso stile di vita indipendente e sprecone. Tenere per noi quello che guadagniamo non è né squallido né gretto. Si chiama parità. E’ anche vero che il Femminismo non è mai stato per la parità ma per la superiorità del genere femminile e costringere tutti noi a chiamarla tale. Adattarsi è l’unica cosa che vi resta da fare. Esattamente come stiamo facendo noi da quando abbiamo capito che siete una fregatura.

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2 pensieri riguardo “Liberi Dal Ginocentrismo

  1. LA FENICE
    Ho parlato con le donne e posso dire che quello che c e scritto nel blog è visto male, ma proprio male. Quello che dici è vero, non accettano la parità, vogliono il privilegio. Tuttavia ne ho conosciuta una che ha ammesso la veridicità di quanto dici. Il punto è che alla donna la verità fa male, malissimo. Mentre a un MGTOW fa benissimo. È fantastico dopo la distruzione subita dal fuoco incrociato della cultura e delle leggi ginocentriche, rinascere come la fenice dalle proprie ceneri. Scoprire di non dipendere più da una vagina, proiettare se stessi su un sentiero finalmente coerente, avere sempre con se il proprio navigatore oramai esperto a prova di femmina. Infine notare come le femmine si invaghiscono dell’uomo sicuro del proprio valore, proprio quando si è diventati totalmente indipendenti, come un agile sommergibile che scivola nell’abisso a profondità prima impensabili, con la sicurezza di un bambino che inizia a correre perché camminare è orami banale e noioso.

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  2. Mi rallegro nel constatare che molti uomini si stanno svegliando, tuttavia non crediate che la guerra sia finita, anzi, ormai è conclusa a favore delle nazivagine. Ai più auspico di lasciare non l’Italia, ma l’Europa, come ho fatto io, ormai condannata, entro 100 anni, a divenire terra mussulmana. Per coloro che pensano che entro tale data saranno morti, io dico che tale processo non solo li coinvolge oggi, quotidianamente, ma li colpirà duramente alla vecchiaia. Scappate finché potete in una delle poche nazioni dove il maschile sia rispettato.

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