L’Alfa Scopa, il Beta Paga

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Nel gergo dell’Androsfera (l’insieme di siti, forum e blog che trattano tematiche maschili e redpill) l’alfa scopa il beta paga descrive quel fenomeno che vede la donna desiderare sessualmente l’uomo dominante ma che per tutte le necessità di ordine finanziario si affida al provveditore beta (pari all’80% della popolazione maschile).

Da giovanissima è ossessionata dagli alfa. Alla soglia dei trenta però inizia a guardarsi attorno e sceglie di sistemarsi con un provveditore beta (il classico sfigato) perché gli anni volano via sempre più velocemente e il ticchettio dell’orologio biologico si fa sempre più assordante. Ha pertanto necessità impellente di trovare un uomo che sia affidabile e che sia disposto a restare nella relazione e ovviamente disposto a provvedere al sostentamento suo e della prole.

Oggigiorno non è inconsueto per la donna voler soddisfare contemporaneamente entrambe le esigenze. Da un lato magari frequenta un tossicodipendente con caratteristiche alfa; dall’altro è sposata ad un provveditore con un buon impiego e che puntualmente paga tutte le spese di casa, mutuo incluso. In alternativa può decidere di frequentare il beta e usarlo come tampone emotivo o per scroccargli cene e aperitivi.

Solitamente nel matrimonio 1.0, quello dei nonni e dei genitori per intenderci, la donna si sposava giovanissima. Non esisteva la giostra dei maschi. La sua giovane e fresca sessualità veniva offerta ad un uomo di valore elevato in cambio della fedeltà di quest’ultimo, della sua volontà di occuparsi a vita della famiglia e della prole e di essere un compagno premuroso e compatibile. Si trattava essenzialmente di uno scambio alla pari.

Oggi invece da giovanissima soddisfa la voglia di alfa in quello che è un tentativo disperato di incastrarlo nella relazione. Quando raggiunta la soglia dei trenta si rende conto che tutti i tentativi sono stati vani si ritrova improvvisamente davanti alla realtà del muro. In questa fase della vita il suo valore sessuale di mercato è considerevolmente in calo così come le attenzioni maschili, in particolare proprio quelle degli alfa. Tenta pertanto di capitalizzare al massimo quello che resta del suo valore di mercato sposando un provveditore. Dopo i trenta, il valore di mercato dell’uomo (la sua capacità di provvedere) è significativamente superiore a quello della donna. E dunque il tentativo di sposare il beta (dopo aver compiuto o superato i trenta) si può configurare come una vera e propria trappola.

La donna post giostra dei maschi non ha la capacità di creare un legame con l’uomo a causa dell’eccessivo numero di relazioni seriali e di rapporti occasionali. Spesso e volentieri è vedova di alfa e manca della capacità di amare veramente il povero beta che si è scelta come marito che viene tutt’al più visto come ripiego. Una donna può solo disprezzare un ripiego ma mai amarlo.

Quando la donna reduce dalla giostra (e la maggior parte delle donne over trenta lo è) sposa un beta, la frequenza dei rapporti sessuali è destinata a calare bruscamente perché alla base non vi è alcuna attrazione sessuale. Si finisce così per vivere assieme come fratello e sorella, con la donna che fa affidamento sull’uomo per condividere le responsabilità che derivano dalla cura dei figli ottenendone supporto finanziario e aiuto nelle faccende domestiche. In cambio ogni tanto il poveretto riceverà al massimo una fellatio senza nemmeno tanto trasporto. Di certo però lei non ha dimenticato i fremiti che gli alfa le procuravano e si rifugia nella letteratura erotico-sentimentale per rivivere quei giorni di bruciante passione.

L’Alfa Scopa, il Beta Paga è un fenomeno che, come detto, avviene spesso in contemporanea. Il cellulare è l’arma preferita per ricevere le attenzioni di altri uomini. Non hai idea di quanto uso faccia di applicazioni e siti di incontri (a parte i social, vera e proprio vetrina dove mettersi in mostra e vendersi) all’insaputa del poveretto giustificando il tradimento col fatto di sentirsi trascurata o che il sesso è diventato monotono e non così eccitante come farsi sbattere nel bagno di un locale da un prestante e baldo giovanotto.

In tal modo può dedicarsi sia alle esigenze sessuali che a quelle finanziarie in totale dispregio del compagno e della stabilità del nucleo familiare. Il tutto è considerato accettabile e in linea col concetto femminista di emancipazione senza morale.

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