All’Ipergamia Non Importa…

“Qualsiasi sciocco può saperlo. Il punto è capire” – Albert Einstein

Il post odierno prende spunto dal famigerato e fondamentale “Hypergamy Doesn’t Care” (All’Ipergamia Non Importa) di Rollo Tomassi, da molti considerato il padrino della pillola rossa e autore de “The Rational Male” (L’Uomo Razionale).

Hypergamy Doesn’t Care

Nel post l’autore ha stilato un lungo elenco di ragioni per cui all’Ipergamia non importa un fico secco di concetti astratti e comportamenti umani a cui noi diamo un certo valore o che riteniamo possano darci dei punti in più con l’altro sesso.

La donna è biologicamente programmata per volere sempre di più. Basta vedere quanta pubblicità è rivolta solo ed esclusivamente al genere femminile. Moltissima è robaccia inutile che verrà dimenticata appena due ore dopo essere stata acquistata. Intanto sei tu che dovrai mettere mano al portafogli per soddisfare la sua vorace sete consumista. E se non sei più disposto a farlo? Allora puoi anche preparare le valigie. Anzi, te le farà trovare lei stessa sul pianerottolo di casa.

Il libro di Tomassi è uno dei migliori che io possa raccomandare ai lettori più giovani e che si approcciano per la prima volta alla pillola rossa. Purtroppo non credo che ne esista una versione per il mercato italiano ed è veramente un peccato. Quando fu dato alle stampe nel lontano 2013 ne scaricai una copia pirata dal web. Ora però possiedo una copia legittima acquistata da Audible dato che ultimamente per motivi di tempo preferisco gli audio libri.

All’epoca non avevo idea della natura ipergamica del genere femminile. Non sapevo nemmeno che esistesse una cosa chiamata Ipergamia. Ero ancora nelle prime fasi della pillola rossa per cui tanti concetti mi apparivano del tutto estranei. E in tutta onestà quando mi sono imbattuto per la prima volta nel concetto ho pensato che generalizzare e sottintendere che le donne scelgono il partner in base al conto in banca fosse estremamente esagerato. Quanto ero ingenuo! Talmente immerso nella realtà della bluepill da negare i fatti e continuare a credere alle favolette sulla purezza d’animo femminile anche se le esperienze personali mi avevano sempre dimostrato il contrario.

La semplice e cruda verità è che alla donna non importa un bel niente di te. Non le è mai importato nulla né di te né dei tuoi bisogni. Anzi, ti dico di più: non le importerà mai niente. Non conta quello che hai fatto per lei in passato ma conta solo quello che hai fatto di recente. Non potrà mai dedicarsi a te o amarti come vorresti che facesse. Nella sua scala delle priorità vengono prima i figli seguiti dai genitori, il suo impiego e in buon’ultima posizione vieni tu assieme al cane sempre che non ti abbia già scaricato per fare posto a qualcun altro. E’ questa una fondamentale differenza tra noi e loro. Semplicemente non ci siamo evoluti allo stesso modo.

“Preferirebbe condividere un uomo di elevato valore piuttosto che ritrovarsi con un fedele perdente” – Rollo Tomassi, L’Uomo Razionale

Ma cosa si intende esattamente per ipergamia? Molti ne hanno sentito parlare ma non hanno ancora ben chiaro di che si tratta e come funziona. Alcuni ne negano persino l’esistenza soprattutto tra i blupillati e tra coloro che negano la realtà biologica femminile. Così come l’uomo è biologicamente poligamo, la donna è biologicamente ipergamica. E’ un distinguo importante da fare perché avrà un impatto sulle tue relazioni future, sempre che tu sia ancora disposto ad averne. Meglio dunque essere informati piuttosto che brancolare nel buio per poi piagnucolare disperatamente quando si viene scaricati dalla donna con cui sei stato fino all’altro ieri.

“Piange a dirotto perché dice di volere un uomo affidabile ma poi finisce per scopare l’uomo che la eccita” – Rollo Tomassi, L’Uomo Razionale

L’ipergamia, in parole povere, è la tendenza tutta femminile a frequentare (solitamente con finalità di matrimonio) il miglior esemplare maschile che possa reperire sul mercato sessuale. Attenzione: migliore non in senso assoluto ma migliore rispetto a lei e al suo rango socioeconomico. Tutto questo è dovuto all’imperativo biologico femminile di rimanere incinta del miglior DNA possibile visto che per lei la gravidanza è un investimento della durata di nove mesi. L’uomo, poiché può teoricamente avere figli da più donne, tende ad essere naturalmente poligamo ed è il motivo per cui ha un appetito sessuale più vorace. Nonostante il concetto sia alquanto semplice da capire, nei fatti può avere conseguenze devastanti. È all’origine dei tanti test di mascolinità utilizzati per stabilire il tuo grado di virilità.

“Vuole stare con l’uomo che altre donne vogliono scopare” – Rollo Tomassi, L’Uomo Razionale

E’ proprio l’Ipergamia una delle cause dell’elevato numero di separazioni e divorzi dell’Occidente contemporaneo. E’ sempre esistita ma il Femminismo ha reso molto più accettabile per la donna andare a letto con altri uomini e separarsi dal proprio marito. Molti possono provare sulla loro pelle la tensione che causa alle relazioni che vivono. Altri invece possono rendersi conto di come sia difficile oggigiorno trovare una donna decente (è come trovare un ago nel pagliaio, per chi ancora non lo sapesse). Nel mondo delle relazioni moderne per avere successo con l’altro sesso è imperativo riconoscere di aver a che fare con l’ipergamia. Non solo. Devi anche lavorare per usarla a tuo esclusivo vantaggio. Come spesso amo ripetere, devi imparare a manipolare la manipolatrice piuttosto che lasciarti manipolare da essa.

“In ogni relazione, la persona che ha più potere è quella che ha meno bisogno dell’altro” – Rollo Tomassi, L’Uomo Razionale

Una delle affermazioni più illuminanti che ho letto e che mi è rimasta impressa come una cicatrice è che la donna non è capace di amare l’uomo nel modo in cui egli si aspetta che l’ami. La donna ama in modo opportunistico e mai incondizionato. Che poi a ben vedere fa il paio con la Legge di Briffault.

La Legge di Briffault


L’unica cosa che le interessa è sapere se per lei sei una scelta migliore o meno

Dato che a scegliere è sempre la donna e dato che la sua scelta è filtrata dall’ipergamia, esserne pienamente consapevoli ti darà un enorme vantaggio se tu dovessi decidere di navigare l’attuale impervio mondo degli incontri offline e online (e credimi, avrai bisogno di una bella dose di fortuna!).

Al giorno d’oggi la donna non ha alcuna responsabilità ma piena libertà di scelta in ogni ambito della vita per cui la sua Ipergamia non è in alcun modo controllata e tanto meno moderata dalla Società come avveniva un tempo. Devi usare molta prudenza quando interagisci con una donna. Devi minimizzare la tua esposizione ed essere preparato alle varie trappole. Evita di investire troppo tempo, denaro ed energie. Sempre pronto a tagliare i ponti qualora dovesse iniziare a pressarti con richieste assurde. E’ proprio quando hai completamente investito nella relazione che rischi maggiormente di finire nel tritacarne della separazione poiché hai ormai esaurito tutto il tuo potenziale. Se non riesci o non vuoi dare di più la tua stessa sicurezza economica e personale è a rischio.

Torniamo dunque all’articolo che dà il titolo al post. La frase coniata da Tomassi riassume la spietatezza della biologia femminile. In sostanza, vuole racchiudere l’idea che alla donna non interessa l’equità emotiva o la lealtà del passato, concetti che le sono completamente estranei. L’unica cosa che le interessa è sapere se per lei sei una scelta migliore o meno. Vediamo ora nel dettaglio perché secondo l’autore all’Ipergamia (e dunque anche alla donna) non importa un accidente di quello che noi uomini pensiamo o riteniamo sia giusto e moralmente etico:

All’Ipergamia non importa che tu sia un amorevole padre di famiglia.
Non le importa che tu abbia riorganizzato il tuo
percorso di studi universitari e le tue scelte professionali per poter meglio venire incontro alle sue esigenze.

Non le importa quanto ispirato o realizzato tu ti senta come casalingo a tempo pieno.
Non le importa che tu ti sia trasferito a migliaia di chilometri da casa per stare più vicino a lei.
Non le importa quanto tu sia sempre solidale con le sue decisioni o se ti identifichi come femminista di sesso maschile.

All’Ipergamia non importa delle parole che hai proferito sull’altare.
Non le importa che tu abbia finanziato il suo ritorno a scuola perché potesse trovare un lavoro migliore e pagato meglio.
Non le importa quanto sei bravo ragazzo per aver adottato i figli avuti da un altro.
Non le importa delle tue indole buona e clemente che ti porta a giustificare le sue “trasgressioni giovanili” del passato.

Non le importa della tua magnanimità per esserti assunto la responsabilità dei suoi debiti dopo le nozze.
Non le importa se era la tua migliore amica.
Non le importa che le porti il caffè a letto tutte le mattine o che tu sia un bravissimo cuoco.
Non le importa di tutte quelle commediole romantiche che ti sei dovuto sorbire e che dicevi di apprezzare.
All’Ipergamia non importa quanto bene tu faccia la tua parte nelle faccende domestiche.

Non le importa quanto tu sia voluto bene dalla sua famiglia e dalle sue amiche.
Non le importa se ritieni di essere una brava persona o quanto sviluppato sia il tuo senso dell’onore.

Non le importa se i suoi figli sono biologicamente tuoi o meno.
Non le importa se lei era ubriaca, lui bello e una cosa tira l’altra…

Non le importa quanto tu sia dolce, simpatico ed intelligente.
Non le importa che non te lo saresti mai aspettato.
Non le importa che tu sia inviperito ed incazzato.
Non le importa della Civiltà Occidentale.
Non le importa che tu ti spacchi la schiena per facilitarle l’esistenza in un’abitazione di sua scelta.

Semplicemente all’ipergamia non importa! Questo sta a significare che quando una donna prende la decisione di troncare una relazione (decisione che di solito è maturata almeno sei mesi prima dell’effettivo abbandono) non le importa un bel niente di tutto quello che hai fatto per lei. E’ finita e basta. E’ come se tu non fossi mai esistito.

E’ indubbiamente una pillola pesante da digerire per chi ancora vive nel mondo dorato delle fiabe. La dura realtà è che le donne ricercano il miglior DNA possibile così come gli uomini vogliono spargere il loro DNA a quante più donne possibili. Gli uomini vogliono un’ampia diffusione genetica. Le donne vogliono la qualità della genetica. E’ questa la nostra realtà biologica alla quale non si può sfuggire.

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16 pensieri riguardo “All’Ipergamia Non Importa…

  1. Articolo come sempre preciso con espressioni tanto vivide quanto reali:

    “Sei tu che dovrai mettere mano al portafogli per soddisfare la sua vorace sete consumista. E se non sei più disposto a farlo? Allora puoi anche preparare le valigie. Anzi, te le farà trovare lei stessa sul pianerottolo di casa.”

    Secondo me però questo comportamento non è naturale ma anti-biologico. L’istinto delle donne è oggi quello delle balene spiaggiate, o dei giocatori compulsivi.
    La chiave è proprio nella citazione sopra: il consumismo fa regredire a un livello di immaturità elementare, dove prevalgono le pulsioni immediate. Sono le regole del marketing che potete consultare ovunque.
    Ed è lì che bisogna lavorare per produrre un cambiamento, perché come dice l’autore alle donne non frega nulla di questi argomenti ed è inutile cercare di convincerle.

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  2. Concordo é inutile anche provarci, perche le femmine sono esseri gaudenti, non si preoccupano finche un problema non costituisce un limite alla loro soddisfazione.
    Se ad esempio una donna é sovrappeso, lo stato inaccettabile di insoddisfazione emotiva le porta a fare diete assurde, che possono sfociare in malattie come l’ abulimia.
    La memoria è sinestetica, cioe un dato memorizzato non si limita alla sola natura del dato.
    Ad esempio il ricordo di una persona, comprende vari aspetti, dal timbro della voce, al colore dei capelli, alla temperarura delle mani.
    Cioé la sinestesia della memoria é sinonimo dei collegamenti con tutti gli elementi che costituiscono quel dato.
    Le femmine hanno un corpo calloso piu grande di quello maschile, la conseguenza é che l’emisfero sinistro del cervello (quello razionale) è maggiormente collegato con l’emisfero destro (quello artistitico ed emotivo), inoltre il sistema nervoso femminile é molto piu esteso di quello maschile (una femmina ha tutta la superficie del corpo erogena).
    Per conseguenza, tutti gli input emozionali che derivano dal corpo e vengono elaborati dal cervello, fanno della femmina un essere che mescola razionalita, ed irrazionalita.
    La conseguenza é che la sinestesia della memoria, linkando maggiormente l’emisfero sinistro e quello destro, porta i loro ragionamenti ad essere intrisi di emozioni e logica insieme e ciò le porta (tendenzialmente) a reagire emotivamente quando qualcuno fa notare loro i danni che arrecano al prossimo con i loro comportamenti.
    Quando ho letto e interpretato le informazioni sopra esposte, ho capito che é una partita persa in partenza come il tempo a loro dedicato.
    In conclusione il post dice il vero, l’ipergamia che é collegata alla biologia é insita nella femmina e non puo essere regolata.
    (tutto cio non esclude che possano anche esserci femmine molto razionali, ma secondo me sono una minoranza).
    (preciso che tutto quanto sopra é solo una mia opinione)

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  3. Io ho risolto tutti i problemi infischiandomene delle donne completamente già anni fa.
    Prima credevo importantissimo avere una compagna e avere una persona con cui condividere la vita, il sesso così meraviglioso, ecc… Ma parallelamente per avere queste cose ( poi rivelatisi anche effimere e false ) dovevo sopportarne altre con un continuo stress debilitante che scompariva quando non avevo relazioni. Ad un cero punto mi sono detto: ma cosa voglio davvero dalla vita? Ho tanti interessi, hobby, ecc.. che devo sempre trascurare ogni volta che sto con una donna. Ma ne vale la pena?
    La risposta è stata NO! Una vera illuminazione e liberazione.

    Poi ho scoperto che esisteva il movimento MGTOW e mi sono detto: ho deciso un percorso che era già stato deciso anche da altri a mia insaputa. MI ha fatto molto piacere ovviamente.

    Molti sperano che i vari movimenti maschili tra cui MGTOW possano cambiare le cose. Ma a me non interessa. Per me le cose possono restare così come sono. Anzi, prima del femminismo si poteva sentire una certa responsabilità di farsi una famiglia, come quella sana dei miei genitori o dei miei nonni. Ne valeva la pena sicuramente. Ma adesso credo che devo anche essere grato alle femministe che mi hanno liberato da qualsiasi senso di responsabilità. Posso vivere la mia vita per me stesso senza sentire nessun rimpianto per occasioni perse, visto che devono essere considerate invece pericoli scampati.

    Gli uomini che si fanno fregare, anche dopo che li hai avvertiti, continuando a cercare un’altra donna che prima o poi li fregherà ancora hanno la testa dura e probabilmente sono masochisti, quindi contenti loro.

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  4. Alla fine è solo un problema di educazione dei figli da parte dei genitori.
    La mia è stata l’ultima generazione sulla quale le pressioni a metter su famiglia hanno sortito qualche effetto (devastante, ovviamente).
    Io ho due nipoti di circa 25 anni e, a quanto vedo, il rapporto che hanno loro con l’altro sesso è ENORMEMENTE diverso da quello che aveva la generazione mia alla loro età: in buona sostanza, per loro a 25 anni la partner è, né più né meno, l’equivalente della playstation quando ne avevano 15. Se rompe i coglioni la smollano e stop, poi si vedrà. Una playstation, se si rompe, si può sempre ricomprare prima o poi.
    Non che l’educazione che abbiano ricevuto sia stata molto diversa: semplicemente, questa, ormai, cozza in maniera talmente evidente con quella che è la realtà all’interno delle loro stesse famiglie, da non avere alcun ascendente su di loro (ed ovviamente è giusto così).
    Di cosa siano capaci le donne lo sanno benissimo, perché gli basta osservare le loro madri e quelle dei loro amici, così come vedono benissimo come finisce un uomo che se le accolla, semplicemente osservando i loro padri e quelli dei loro amici. In più, hanno pure il termine di paragone dato dal fatto che, tra quelli della mia generazione, non sono pochi i single, i quali, ovviamente, nella vita, hanno la metà dei problemi.
    Ormai, il fatto che avere una donna tra le gonadi non rappresenti minimamente una risorsa e neppure UN problema, bensì IL problema, è talmente evidente che se ne renderebbe conto pure Ray Charles, dunque, loro, alla fregnaccia che “non sono tutte uguali”, tendono a reagire facendo spallucce e continuando tranquillamente a tarare le loro esistenze sulla base delle LORO esigenze, e non su quelle di una playstation difettosa che rompe solamente i coglioni. Quella, semplicemente, la usano finché va, poi, quando rompe i coglioni e basta, la buttano nei RAAE.
    I nodi, dopo 30 anni, ormai stanno venendo al pettine, e, considerato che, tra qualche anno, la generazione che sarà in età procreativa sarà la loro, ci sarà da ridere.

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    1. Dai che in futuro saranno piu fortunati, non esistera piu la famiglia, e i bambini saranno fatti tutti in vitro e con gestazione automatica in laboratorio. Cosi risolveremo tutti i problemi sessuali, di sessualità e familiari. Ad ognuno la scelta del robot programmabile maschio, femmina, gay ecc. con cui condividere il tempo!!! non vedo l’ora…

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      1. Semplicemente, salteremo una generazione. Amen.
        Via il dente, via il dolore
        Tanto lì si doveva giocoforza arrivare e lì si arriverà
        E’ come con il muro: capiranno solo quando ci si saranno stampate contro, e a quel punto il problema nel giro di un lustro si risolverà da solo

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  5. Letto tutto l’editoriale e anche i commenti mi è subito venuta in mente la “teoria delle pulsioni” di Freud, che però andrebbe aggiornata, in quanto il maestro e padre della psicanalisi non aveva ancora a che fare con il consumismo di oggi. Questa è la definizione di pulsione che potete trovare comodamente su wikipedia: «Processo dinamico consistente in una spinta (carica energetica, fattore di motricità) che fa tendere l’organismo verso una meta. Secondo Freud, una pulsione ha la sua fonte in un eccitamento somatico (stato di tensione); la sua meta è di sopprimere lo stato di tensione che regna nella fonte pulsionale; la pulsione può raggiungere la sua meta nell’oggetto o grazie a esso.» In Freud però la pulsione aveva innanzitutto una connotazione sessuale e una natura aggressiva. Pertanto, nel tentativo di spiegare a 360 gradi il comportamento della donna, visto che la scienza non riconosce nemmeno lo shopping compulsivo come malattia mentale, si potrebbe pensare che le pulsioni sessuali, non soddisfatte in maniera naturale, possano essere trasferite verso altri oggetti pulsionali come lo shopping ( ma anche il cibo, il collezionismo, l’accumulo di soldi fine a se stesso, i viaggi ). Non ho certamente le prove per dimostrarlo, ma tutto lo farebbe pensare. Noi ci siamo evoluti da una realtà animale al pari degli altri animali dove c’erano soltanto tre impulsi di autoconservazione: il cibo, la protezione e la riproduzione. E tutta la durata della preistoria, che ammonta a 2,5 milioni di anni, l’evoluzione umana si è compiuta su questi tre bisogni primari. E così, come non possiamo cambiare il passato dell’umanità, analogamente possiamo modificare ben poco il suo futuro. Le pulsioni rimangono le stesse, seppur dilatate dal consumismo. La donna ha il compito biologico di partorire e quindi è alla ricerca del miglior candidato per la prole. E fino a qui nulla di nuovo sotto il sole: siamo ai fondamenti dell’ipergamia. Ma il consumismo di oggi non ha fatto altro che dilatare all’infinito l’istinto di auto-conservazione nelle sue tre declinazioni fondamentali. Chi è in grado di spendere, chi è in grado di fornire una protezione a lei e alla prole contro le avversità della vita, chi è in grado non solo di copulare, ma anche di trasmettere i migliori geni, allora è il candidato ideale della donna. Se il candidato non è abile nella copulazione, non ha i migliori geni, la donna si rivolge a terzi, scientificamente testato dall’Università La Sapienza di Roma sulla pelle del 10% della popolazione di cornuti e mazziati d’Italia. E se la vita sessuale sarà scarsa nel matrimonio, a maggior ragione la donna compenserà quel vuoto trasferendo l’energia sessuale verso altre forme dissipatorie, come lo shopping, la casa, i viaggi e ogni capriccio possibile e inimmaginabile. E quindi è giusto mettere in guardia le giovani leve sui rischi del matrimonio a causa dell’ipergamia delle donne, ma non basta: c’è anche un lato oscuro, quello pulsionale in cui il gentil sesso andrà a sfogarsi a compensare quel che manca nel rapporto di coppia con una carica aggressiva notevole che sta alla base della violenza domestica femminile ( contro marito e figli ). E se le ricerche scientifiche latitano, perchè il femminismo ha contribuito a mettere Freud in soffitta, parlano le storie agghiaccianti rese pubbliche dal Centro Anti-Violenza Ankyra di Milano. Letture per cuori forti.

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  6. Credo ci sia un modo molto efficace per capire l’Ipergamia e in particolare il concetto paradossale che le donne preferiscano a scopo di procreazione un maschio geneticamente ‘alfa’ da condividere con altre donne piuttosto che un ‘beta’ in esclusiva. Basti pensare che anche nella donna l’imperativo genetico consiste nel replicare il proprio DNA nel modo più abbondante possibile nelle generazioni successive. Non potendolo fare in modo diretto viste le ovvie limitazioni biologiche (ovociti limitati e lunga gravidanza), vuole inconsciamente avere figli maschi ‘alfa’ che a loro volta possano avere abbondanza di partner sessuali e grande successo genetico, in modo da diffondere il loro DNA il più possibile (e di conseguenza quello della madre).
    Di conseguenza, a scopo di procreazione preferiscono inconsciamente un maschio con queste caratteristiche da trasmettere ai propri figli, non importa se poi scapperà per procreare con altre femmine giovani e feconde. Anzi, dal punto di vista genetico questo confermerebbe la scelta ‘corretta’ di un partner alfa. L’ideale sarebbe poi avere uno o più partner ‘beta’ a cui far credere che i figli concepiti col maschio ‘alfa’ siano suoi, per garantire loro anche un sostegno economico adeguato.
    Il bello è che tutto ciò avviene a livello inconscio, come tutto ciò che riguarda la sfera genetica/sessuale, se chiedete conferma a una donna ovviamente negherà tutto, anche a se stessa.

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    1. ma negheranno anche perché di figli non ne vogliono!!!! è sempre questo il punto della questione! che non vogliono più fare molti figli o non ne vogliono nessuno!

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  7. Alle donne non interessa la qualità genetica, ma solo ciò che le fa eccitare. Conosco uomini da poco che hanno molte donne e uomini di valore che non ne hanno nessuna. Bisogna smettere di credere che l’istinto femminile sia dotato di intrinseca “saggezza”. Le donne scelgono in base alla loro biologia, ma la loro biologia non le porta affatto a scegliere il dna migliore.

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    1. Sono d’accordo.
      Anch’io non ho mai creduto a questa asserzione secondo la quale le donne vanno in cerca della migliore qualità genetica.
      Penso piuttosto che scelgono in base a una prospettiva di vita migliore, le donne non si innamorano mai dell’uomo che hanno davanti ma si innamorano di una probabile migliore aspettativa futura.
      L’uomo è semplicemente un mezzo per i loro desideri, si eccitano quando i loro desideri trovano una strada corta per raggiungerli. È incredibile come la donna si ecciti più nella speranza di ottenere cose materiali future frivole che non nell’amare una persona che è soprattutto spirito e anima, così come si eccitano molto di più a far credere a una loro amica invidiosa quanto amino il proprio uomo di quanto lo amino effettivamente.
      Ancora non riesco a capacitarmi della loro falsa natura che come brave attrici fingono vero amore e vero innamoramento solo in cambio di una vita agiata, e quando questa prospettiva per mille cause diverse non dovesse realizzarsi o si interrompe, sono pronte a dire la fatidica frase “non provo più nulla per te”.
      La realtà è che non hanno mai provato nulla per il loro compagno se non un innamoramento per se stesse dovuto a una convenienza mera materialistica.

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      1. eh però, “vita agiata”… non mi pare che le donne occidentali che si convertono all’islam e vanno nelle teocrazie islamiche in mezzo ai beduini del deserto e tra i cammelli o sotto le bombe, abbiano vita agiata. il fenomeno esiste, perché negarlo o non considerarlo sui siti dell’androsfera? ho detto altrove che non si può restare fissi a Warren Farrell, che è del 1994… non è che si può considerarlo la bibbia degli MRA e restare ancorati solo a quello che venne scritto a quel tempo, bisogna un attimo aggiornarsi e prendere atto che dal ’94 ad oggi ne sono successe di cose. Altrimenti si rischia di restare al paleolitico e di parlare di cose che non esistono più. il fenomeno delle donne convertite all’islam, per esempio, non collima con la tua credenza della “vita agiata”, per esempio… come te lo spieghi, allora, il fenomeno? Non mi pare che queste convertite si innamorino degli sceicchi (che in Italia manco ci sono, i migranti islamici che vengono qui da noi non sono gli sceicchi) e finiscano nell’harem degli sceicchi (se fosse così, avresti ragione con la tua affermazione della vita agiata) perciò… evidentemente l’ipergamia femminile si attiva per altri motivi non necessariamente legati alla ricchezza. Altrimenti non puoi spiegare il fenomeno delle donne che vanno con i migranti

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  8. tutto giusto in teoria ma nella pratica c’è un falla al ragionamento: ora, se affermate che la donna vuole solo il miglior uomo sul mercato sessuale solo per procreare (“investimento dei 9 mesi”) come si spiega che le femmine di adesso non procreano quasi più? Inoltre se andate a dare una sbirciatina alla letteratura che fa impazzire moltissime donne, come 50 sfumature, troverete solo scene di sesso mozzafiato (e allora come si spiega, come sostengono alcuni, che alla donna il sesso non piace? o che lo accetta solo in cambio di soldi?) col matrimonio finale, ma senza figli. Secondo me l’errore che spesso si fa sui siti dell’androsfera è di non restare aggiornati con i cambiamenti repentini del mondo femminile. Si pretende di restare a Warren Farrell, che è del 1994, ignorando tutte le cose uscite dal ’94 ad oggi, come appunto il fenomeno delle 50 sfumature, dove la donna non solo è sessualmente vogliosa ma è persino sottomessa. Allora come si spiega? Warren Farrell scrisse grandi verità, ma erano verità del 1994. Adesso siamo nel 2022 e ci sono stati fenomeni come 50 sfumature che hanno rappresentato un certo tipo di pubblico femminile. L’ipergamia è nel DNA femminile, su questo siamo tutti d’accordo, ma bisogna restare aggiornati al passo con i tempi

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  9. Lascio una domanda, se ritenete di dover rispondere…
    secondo voi, ipotizzando che un domani le donne diventassero più ricche degli uomini, l’ipergamia femminile del “scegliere l’uomo ricco” esisterebbe ancora? ipotizzando che fossero solo loro le ricche, e tutti gli uomini meno ricchi… a quel punto il criterio di selezione non ci sarebbe più o si sposterebbe su altro?
    Me lo chiedo perché per esempio le donne ricche che scelgono i gigolò lo fanno esclusivamente selezionando per l’aspetto estetico e le capacità amatorie, non per la ricchezza di costoro che può anche non esserci (sono loro a fare grana sfruttando i calori femminili che sanno accendere).

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  10. La donna é affamata di emozioni, vuole ridere, gioire, soffrire (non in senso fisico), ama le montagne russe e non il trenino dei bambini, sogna l’imprevedibilità e non la routine, vuole un uomo che la faccia stare emotivamente bene ma allo stesso tempo in grado di sorprenderla tutti i giorni.
    Le donne dividono gli uomini in due grandi macro-gruppi: quelli emozionanti e quelli non-emozionanti.
    I primi trombano e secondi si segano.

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