Vivere Per Se Stessi E’ Lecito

Se c’è una cosa che la predatrice sa fare molto bene è quella di farti sentire in colpa solo perché hai deciso di vivere secondo il tuo interesse. Da quando mi sono liberato dal condizionamento sociale dei media tradizionali ho guadagnato in libertà e soddisfazioni dedicandomi soltanto a me stesso. Si fottano le donne e i loro desideri. Ecco un piccolo esempio di quello che faccio da uomo libero e che mi rende felice piuttosto che buttare nel cesso soldi e denaro in relazioni merdose:
a) Viaggiare e vedere il mondo;
b) Lasciare il mio vecchio lavoro 9-17 per aprire una attività tutta mia;
c) Dedicarmi alle mie passioni;
d) Vivere da minimalista;
e) Vivere senza debiti;
f) Guidare la stessa macchina per 18 anni consecutivi piuttosto che cambiarla in continuazione.
Il risultato è uno stile di vita molto più gratificante di quello che avrei avuto se mi fossi dedicato all’ingrata di turno che, alla fin fine, mai apprezzerà quello che faccio e quanto mi sacrifico per soddisfare la sua vorace sete consumista. Col rischio di perdere mesi, anni o decenni di vita (che posso tranquillamente investire in cose che io voglio fare piuttosto che in quello che vuole fare lei) se dovesse fare il salto verso un ramo più succulento.
Ho visto cosa succede a chi prova a soddisfare la predatrice. Che si tratti del mio vicino di casa o di un attore hollywoodiano presunto macho la storia è sempre la stessa: relazioni che finiscono in un turbinio di violenza finanziaria e in gigantesche somme di denaro che se andiamo a ben vedere confermano come una relazione non sia altro che una forma di prostituzione legalizzata. Piuttosto non sarebbe molto meglio pagare subito?
Le donne e il Sistema si comportano esattamente come un branco di lupi. Presa di mira la preda la separano dal branco, le danno la caccia fino a sfinirla e quando l’hanno spolpata per benino abbandonano la scena della mattanza con la loro parte di bottino (soldi e premi) per poi spostare l’attenzione sulla preda successiva. E’ così che le donne e l’apparato legale a misura di donna si comportano nei confronti dell’uomo. La metafora del lupo funziona su tanti livelli. Dato che nella società contemporanea l’uomo è l’animale-preda, perché mai dovresti regalare l’unica vita di cui disponi per venire usato e sfruttato in questa maniera per poi essere lasciato a morire finanziariamente dissanguato sui gradini dei tribunali ginocentrici?
Mai prima d’ora nella storia dell’umanità le relazioni tra i due sessi sono state così cariche di animosità e incomprensioni. Per le nazi femministe, che negli ultimi decenni sono state alla base di tanti radicali cambiamenti sociali, si tratta di un successo perché vogliono scardinare le istituzioni e le strutture di potere che sostengono la Società, non importa a quale prezzo. La distruzione nichilista è parte della loro road map. Ovviamente quando la società sputa sugli uomini e i degenerati vogliono radere al suolo tutto quello che hanno costruito alla fine avranno la risposta che cercano.
Per il resto di noi è doloroso vedere crollare la Società, vedere uomini e donne venir spinti verso separate ma uguali sofferenze per colpa di un piccolo ma altamente organizzato gruppo di agitatori. In particolare perché un’intera generazione di giovani, soprattutto uomini, è stata lasciata indietro tra le macerie di questo progetto di ingegneria sociale. Sono macerie da cui noi orgogliosamente ci siamo allontanati. Alcuni di noi hanno una spina dorsale e non sono affatto felici della nuova condizione di cittadini di serie B che si venuta a creare come conseguenza del dominio di un minuscolo e matriarcale conclave di femministe.
Perché dobbiamo accollarci i problemi di una donna quando possiamo dedicarci solo ai nostri? perché non scegliere il mordi e fuggi o le professioniste per procurarci la soddisfazione sessuale di cui abbiamo bisogno? Per quanto mi duole dirlo la stragrande maggioranza delle donne non ha comunque nulla da offrire. Sentirmi in colpa perché voglio dedicarmi a me stesso piuttosto che a qualcun altro? Assolutamente no. E nemmeno dovresti esserlo tu.
La vita è un breve ballo al Sole e gli uomini dovrebbero finalmente imparare a vivere per se stessi.
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14 pensieri riguardo “Vivere Per Se Stessi E’ Lecito

  1. Letto un po', non solo questo articolo: secondo me sei troppo diretto, devi imparare l'arte della sfumatura e della sottigliezza. Manca ironia, manca tragicamente l'ironia, c'è troppo astio e troppa nostalgia per il vecchio sistema (che faceva schifo, e comunque indietro non si torna).
    Perché invece che lamentarti non prendi in giro gli zerbini e la situazione degli uomini sposati, evidenziandone i lati fantozziani?
    Consiglio da amico…

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    1. Concordo con spartan, io cerco di aprire la testa a conoscenti e amici parlandoci, ma alle volte mi scontro contro un muro. Noi uomini siamo cosi intrisi di una cultura inculcata a forza in tenera età, che secondo me persino la forma prosaica è insufficiente. Nel mio caso poi, il blog ha agito solo da riscontro che ha potuto darmi spiegazioni sugli eventi subiti, ma nella mia testa l immagine del maschio provveditore che si è dissanguato per figli è famiglia è stata riconosciuta solo quando il portafoglio e la salute mi hanno presentato il conto e il minimo che dovevo ricevere non si è concretizzato nemmeno in un “come stai dai figli”. Quindi altro che concetti in punta di fioretto, se qualcuno mi avesse tirato dei calcioni nel di dietro svegliandomi ed evitandomi la via crucis lo avrei ringraziato. La ragione è che la protezione della famiglia uno uomini l abbiamo nel DNA, pertanto la forma informativa dovrebbe essere la più semplice e diretta possibile, perché si tratta di salvare il senso di tante vite che altrimenti finiscono vittima delle arpie e di fronte a questo l efficacia deve essere la massima.

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  2. Ma tu com'è che ti sei liberato da tutto questo indottrinamento? Parlo appunto riguardante il non dipendere da nessuno (non solo dalle donne)? Qualche situazione ti ha segnato per pensare a cosa davvero conta? Racconta che sono curioso.

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  3. Dopo essere stato “lasciato indietro” mi auguro che a nessuno salti in mente di tornare indietro a riprendermi!
    Fin da piccolissimi i media ci bombardano di immagini di “sfigati” così da instillare il senso di colpa in chi non può o non vuole adeguarsi alle aspettative sociali del momento, specialmente per quanto concerne lavoro e vita sentimentale. Così molti, pur di poter dire “ho un lavoro” e “vivo con la mia ragazza” si fanno sfruttare e sottomettere nei modi più assurdi.
    Poveri pazzi! Da “emarginati” si vive molto meglio: no competizione, no stress, pochissime spese, nessun bisogno dell'approvazione altrui.
    Per quanto mi riguarda, non è vero che noi “maschietti” (come ci chiamano le nazifemministe) ragioniamo col pisello. Sono piuttosto loro a diventare feroci e isteriche se quella loro “bocca pelosa”, come la definì Sartre, non viene regolarmente lubrificata. Io posso tranquillamente tenere a bada il mio amichetto pelato, e se non mi va di farlo qua attorno è pieno di ragazze che ricevono in casa, senza bisogno di interagire con strani papponi… Sono gentili, simpatiche, istruite, costano poco e sono pulitissime, a differenza di certe signorine in carriera che là sotto odorano come una fogna di Calcutta.
    Tempi duri per le nazifemministe; nel giro di qualche anno avranno solo due opzioni: il vibratore o il burqa!

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  4. @pappadrillo senza considerare la compagnia di cani o gatti. Impressionante come nel giro di pochi anni sia cresciuto il numero di donne single over 40 e 50. Il bello è nonostante siano sole ancora credono di poter dare un valore economico alla loro vagina e pretendono, o meglio si illudono, di poter ancora trovare un uomo che si curi di loro, ovviamente deve avere tutte le giuste caratteristiche fisiche ed economiche: bello, alto, ricco, con casa al mare e macchinone sportivo e potente. Queste sono donne cresciute a pane e fiction televisive che le ha praticamente rese incapaci di collegare il cervello alla loro realtà, illudendosi di poter vivere la vita delle loro eroine televisive.

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  5. @Spartan grazie per la tua risposta. Hai ragione, mi ero dimenticato degli animali domestici: vuoi mettere la soddisfazione di avere in casa una fabbrica ambulante di escrementi e peli che fa un casino del diavolo, anziché un “potenziale stupratore”? E già che ci siamo aggiungiamoci anche l'ansiolitico nella borsetta, irrinunciabile accessorio dell'attempata femminista, autentica miniera d'oro per gigolò e proprietari di case farmaceutiche (entrambi maschi, LOL).
    Di questo passo, presto la razza italica si estinguerà, e non ti nascondo che un pochino mi dispiace perché in passato siamo stati capaci di creare tante cose bellissime. Però non me la sento di alzare un dito per una società che esige la mia anima e il mio corpo, e in cambio mi offre solo stress fatica e ingiustizie. Preferisco produrre e consumare il meno possibile, e godermi l'unica cosa che non riusciranno mai a togliermi: il mio Tempo!

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  6. @pappadrillo ti dirò di più: gli animali domestici sono il surrogato dei figli che le italiane emancipate, forti ed indipendenti non avranno mai. Il femminismo, il materialismo ed il liberismo ha reso sterili il loro ventre.

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  7. Spero che i giovani leggano questo blog, cosi non rischieranno come me, dopo una vita di lavoro, sacrifici e risparmi, trovarsi a 54 anni senza un soldo. MGTOW forever

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  8. Carissimo mgtow quelle che posti sono autentiche zattere di salvezza per le giovani generazioni maschili. L’importanza dei concetti esposti agisce in due modi. Il primo è puramente informativo, il secondo avvia attraverso il subconscio un processo di razionalizzazione, che linka la memoria procedurale sulle decisioni e attiva le azioni di difesa da intraprendere, quando capita di essere in presenza di un rappresentante del genere femminile. In fondo, ciò che interessa, è cogliere la frutta senza dover coltivare la pianta e da questo punto di vista forse il femminismo con ciò che ha scatenato, dovremmo ringraziarlo. MGTOW forever

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